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Classificazione dei rifiuti, il MiTE approva le nuove Linee Guida
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Classificazione dei rifiuti, il MiTE approva le nuove Linee Guida

Con il decreto direttoriale n. 47 del 9 agosto 2021 il Ministero della Transizione Ecologica ha approvato le Linee guida sulla classificazione dei rifiuti, stilate da un gruppo di lavoro interdisciplinare del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) il 24 dicembre 2019. 

Le Linee Guida hanno lo scopo di uniformare e rendere più efficienti gli interventi ispettivi, migliorando quindi l’azione dei controlli. 

Questo ultimo passo conclude la modifica dell’articolo 184 comma 5 del DLgs 152/06, che sancisce l’applicazione delle Linee Guida come strumento per l’attribuzione del codice CER e delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti: 

“La corretta attribuzione dei Codici dei rifiuti e delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti è effettuata dal produttore sulla base delle Linee guida redatte, entro il 31 dicembre 2020, dal Sistema nazionale per la protezione e la ricerca ambientale ed approvate con decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.”

Questa approvazione costituisce quindi il punto di arrivo di un lungo percorso, intrapreso nel 2018. È del 9 aprile di quell’anno, infatti, la Comunicazione 2018/C 124/01 della Commissione Europea, che fornisce chiarimenti alle autorità nazionali e alle imprese riguardo alla corretta interpretazione e applicazione della normativa UE sulla classificazione dei rifiuti.

La Comunicazione si rese necessaria a seguito delle continue situazioni di incertezza che continuavano a registrarsi nei paesi membri nell’assegnazione del corretto codice CER. 

Cosa cambia

Mentre la struttura complessiva delle Linee guida resta invariata, le modifiche e integrazioni implementate vanno a rispondere ad alcune richieste di chiarimento formulate dagli operatori nella fase applicativa, integrando il sotto-paragrafo “3.5.9 – Rifiuti prodotti dal trattamento meccanico/meccanico-biologico dei rifiuti urbani indifferenziati”, recante indicazioni integrative utili per le finalità del presente provvedimento, all’interno del Capitolo 3 delle Linee Guida. 

Le Linee Guida in breve 

  • individuano i principali riferimenti normativi e linee guida tecniche di settore;
  • illustrano un approccio metodologico basato su schemi procedurali per fasi, utile ai fini dell’individuazione del codice e per la valutazione della pericolosità;
  • forniscono la versione commentata dell’elenco europeo dei rifiuti;
  • riportano esempi di classificazione di specifiche tipologie di rifiuti e individuano criteri metodologici di valutazione delle singole caratteristiche di pericolo e degli inquinanti organici persistenti (definizioni e limiti normativi, analisi delle procedure di verifica delle singole caratteristiche di pericolo e individuazione di possibili approcci metodologici con schemi decisionali).

L’individuazione delle caratteristiche di pericolo

La corretta classificazione del rifiuto, pur essendo imprescindibile e necessaria per ogni categoria, riveste particolare importanza nel caso di rifiuti che presentano caratteristiche di pericolosità.

A essere responsabile dell’individuazione del CER è il produttore, che deve fare riferimento ad una legislazione complessa per poter operare correttamente: un’errata individuazione del rifiuto, infatti, può avere conseguenze sul piano gestionale, amministrativo e legale.

Il Gruppo Marazzato, che gestisce oltre 600000 tonnellate di rifiuti l’anno, ha in molti casi questa e molte altre responsabilità connesse alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti. Attraverso la sua flotta di 200 mezzi e i suoi impianti di stoccaggio e di smaltimento di Casale Monferrato e Villastellone porta avanti la sua mission di salvaguardia dell’ambiente, offrendo consulenza strategica per l’ottimizzazione dei processi produttivi. 

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