Ex scalo ferroviario di Porta Romana, i lavori di bonifica da parte del Gruppo Marazzato
Volgono al termine i lavori del Gruppo nel cantiere dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana
10 mesi, oltre 100000 tonnellate di rifiuti, fino a 90 viaggi al giorno su 50000 mq.
Questi i numeri del cantiere dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana, a Milano, teatro del prossimo villaggio olimpico e di un grande lavoro di squadra da parte del Gruppo Marazzato.
Il Fondo di investimento immobiliare “Fondo Porta Romana” – promosso e gestito da COIMA SGR e sottoscritto da Covivio, Prada Holding e dal fondo COIMA ESG City Impact, ha affidato al Gruppo Marazzato il compito di bonificare l’intera area in vista della costruzione del Villaggio Olimpico degli atleti delle Olimpiadi Invernali 2026.
Il sito è parte dell’iniziativa di edilizia residenziale sociale denominata “L’Innesto“: al termine della manifestazione, gli spazi saranno poi convertiti in residenze per studenti, oltre a spazi verdi e ricreativi, nell’ambito di una più generale opera di riqualificazione urbana che sta ormai toccando diversi punti del capoluogo lombardo.
Le fasi
Il team bonifiche del Gruppo ha suddiviso il lavoro in diverse fasi, che hanno richiesto il coinvolgimento della squadra e dei partner di riferimento.
Le fasi del progetto sono state:
- Pulizia e sfalcio della vegetazione delle aree interessate dalle attività
- Cantierizzazione
- Demolizione e messa in sicurezza delle strutture esistenti
- Realizzazione baie di stoccaggio
- Rimozione manufatti in MCA e FAV
- Disarmo
- Bonifica bellica
- Scavo terreni e bonifica ambientale
- Collaudi
- Reinterri aree di scavo
- Smaltimento dei rifiuti in impianti idonei autorizzati
Il commento
“Siamo onorati di essere entrati a far parte di questo progetto – commenta Matteo Salati, tecnico per il coordinamento del cantiere – si tratta di una grande occasione per il Gruppo, un progetto di riqualificazione urbana che andrà a ospitare eventi di rilevanza internazionale.
Ringraziamo il Fondo Porta Romana e speriamo che questa sia solo un primo coinvolgimento all’interno di un programma ancora più ampio che interessa gli scali ferroviari della città di Milano.”