
Bonifiche Ambientali
Nel 2016 nasce ufficialmente la divisione bonifiche, che negli anni assume sempre più importanza: oggi il suo fatturato è di circa 30 milioni di euro.
Durante questi anni siamo stati testimoni di costruzioni e opere di rilevanza nazionale: dal Ponte Morandi al cantiere del prossimo Villaggio Olimpico, passando per stazioni ferroviarie, messa in sicurezza di strutture industriali e molto altro.
Siti destinati a social housing, parchi pubblici, residenze private: grandi aree recuperate all’abbandono e restituite alla collettività per la realizzazione di progetti connotati dalla forte impronta green.
Le operazioni di bonifica ambientale racchiudono tutti gli interventi che hanno come scopo quello di eliminare fonti di inquinamento e sostanze inquinanti o limitarne le concentrazioni, al fine di minimizzarne l’impatto ambientale eliminando i rischi per l’uomo.
Le Fasi della Bonifica
L'innovazione delle bonifiche "on-site"
Le principali tecniche di bonifica on site sono:

Bioremediation
Stimola l’attività di microrganismi (batteri e funghi) per degradare i contaminanti organici, spesso con l’aggiunta di ossigeno o nutrienti per facilitare il processo.

Pump & Treat (P&T)
Il pompaggio delle acque di falda genera un barrieramento idraulico che blocca la diffusione degli inquinanti (es. idrocarburi).

Air Sparging (AS)
Insufflaggio d’aria nella falda acquifera satura per far volatilizzare gli inquinanti disciolti nell’acqua.

Soil Vapour Extraction (SVE)
Aspirazione dei vapori contaminati dal sottosuolo non saturo per poi trattarli in superficie.

Ossidazione chimica (ISCO) e Riduzione Chimica (ISCR)
Iniezione di agenti ossidanti o di reagenti chimici che favoriscono la trasformazione degli inquinanti in composti innocui.

Phytoremediation
Utilizzo di piante specifiche che assorbono o metabolizzano gli inquinanti, specialmente in aree verdi.
