Riqualificazione ambientale del Golfo di Rapallo
I fondali sono stati oggetto di un lavoro di dragaggio e livellamento da parte del team bonifiche
Un nuovo lavoro appena portato a termine dalla squadra bonifiche del Gruppo Marazzato: questa volta la location è il Golfo di Rapallo, e più precisamente il Molo Duca degli Abruzzi e Molo Primeri, dove sono stati effettuati dei lavori di dragaggio dei fondali marini e smaltimento del sedimento asportato.
Una vera e propria sfida che ha visto impegnato il team bonifiche per diversi mesi, alle prese con nuove tecnologie e nuovi mezzi che non erano mai stati impiegati prima.
Riqualificazione ambientale
La riqualificazione ambientale del Golfo ha interessato il ripristino delle vie d’acqua di accesso al Molo dei Primeri e al Molo Duca degli Abruzzi.
Il Gruppo si è aggiudicato la gara pubblica indetta dal Comune di Rapallo per le attività di movimentazione, dragaggio e livellamento dei fondali del Golfo.
I fanghi di dragaggio
Oggetto dello smaltimento sono quindi i fanghi di dragaggio. Si tratta di sedimenti costituiti principalmente da sabbia, ghiaia e detriti depositati sul fondale marino. Generalmente questi detriti devono essere asportati dai fondali al fine di ricavare una maggiore profondità e garantire così l’ingresso a imbarcazioni più grandi nei pressi dei porti.
Questo intervento, infatti, ha avuto proprio lo scopo di ripristinare le vie di accesso ai due moli alle imbarcazioni con maggiore pescaggio.
Le fasi dell’intervento
Il lavoro del team bonifiche ha avuto inizio con il rilievo batimetrico, magnetometrico, morfologico ed ispezione visiva mediante veicolo subacqueo ROV, a cui è seguita l’indagine di caratterizzazione dei fondali del Golfo.
Successivamente si è provveduto a rimuovere e riposizionare i sistemi di ormeggio mediante operatori subacquei, per arrivare al salpamento dei rifiuti rilevati sul fondale interessato e smaltimento in impianti idonei autorizzati.
Solo in quel momento si è potuti passare alla fase di dragaggio e livellamento dei fondali, effettuata mediante pontoni con escavatori idraulici assistiti da rimorchiatore.
I fanghi sono poi stati trasportati e smaltiti in impianti idonei autorizzati.
Durante tutte le operazioni, inoltre, si è effettuato un monitoraggio della torbidità e dei solidi sospesi, nonché la verifica dell’interesse archeologico del materiale rimosso.
Il commento
Edoardo Gandoglia, tecnico bonifiche
“Una sfida sicuramente interessante, ma che ci ha permesso di sperimentare metodologie completamente nuove. Una nuova dimensione, quella marittima, in cui è necessario ripensare e riprogettare per arrivare al risultato.
Siamo molto contenti di aver vinto la gara d’appalto e aver avuto la possibilità di lavorare in una cornice come quella del Golfo di Rapallo, una delle località turistiche più amate in Italia e nel mondo., per questo ringraziamo il Comune e tutti i soggetti coinvolti.”