Nata nel 2023, la Fondazione Marazzato si occupa di tutte le attività nell’ambito della responsabilità sociale e ambientale, della cultura e della collezione di mezzi storici.
La sostenibilità non soltanto ambientale ed economica, ma anche sociale, è una tematica sempre più cara alle aziende. Soprattutto a quelle come il Gruppo Marazzato, che opera con una posizione di leader proprio nel settore dei servizi ambientali, ma che si dedica anche ad attività sociali e culturali tramite la divisione Mezzi Storici e l’importante collezione di oltre 250 mezzi creata da Carlo Marazzato, ex titolare della società scomparso un anno fa.
Questo nuovo ente raccoglie sotto di sé e coordina tutte le attività di Corporate Social Responsability dell’azienda Marazzato Soluzioni Ambientali e della Holding Gruppo Marazzato, e quelle di Marazzato Mezzi Storici nell’ambito della conservazione e condivisione del patrimonio culturale.
Il CDA della Fondazione Marazzato è composto dai soci sostenitori Alberto Marazzato, che ne assume anche la presidenza, dalla madre Mara Rispoli, moglie dello scomparso Carlo Marazzato, la cui esperienza e conoscenza dell’azienda rappresentano un prezioso valore aggiunto, e da Roberto Iatì, figura di riferimento nel settore dei mezzi storici la cui nomina è stata voluta dalla direzione aziendale in virtù della lunga collaborazione e profonda amicizia che lo hanno legato allo stesso Carlo e alla famiglia.
Per Alberto Marazzato, che con i fratelli Luca e Davide oggi guida l’azienda, leader nei servizi ambientali, l’interazione con il territorio e la società che è possibile realizzare tramite la Fondazione e tutta la rete di relazioni che si muove intorno a essa è una grande opportunità, che si sposa alla perfezione con la volontà dell’azienda e del Gruppo di perseguire obiettivi etici.
“È ormai diffusa la consapevolezza che l’impresa sita diventando sempre più un’istituzione sociale oltre che economica, una comunità in cui si esercita una cittadinanza attiva e dove le persone sono al centro. Il contributo delle fondazioni d’impresa e delle stesse aziende sul fronte del welfare, del sostegno ai giovani e dei progetti nei territori, è sempre più rilevante e costituisce un forte impulso a integrazione dell’intervento pubblico. Proprio le fondazioni private hanno saputo diventare un attore importante del cosiddetto secondo welfare, ossia di tutte quelle politiche sociali sviluppate con la partecipazione dei privati ad integrazione delle istituzioni.”
Di qui scaturiscono anzitutto i valori fondamentali su cui nasce la Fondazione Marazzato: in primis, il legame tra l’azienda e la famiglia, il rapporto con l’ambiente e la tradizione perpetrata tramite i mezzi storici.
Gli obiettivi che si propone di perseguire vanno dal contributo attivo alla sostenibilità e allo sviluppo del territorio, anche in termini di lavoro ed economia, all’educazione e all’orientamento scolastico dei giovani, alla cultura. A questo si aggiungeranno anche attività di sostegno alla sanità, alle tematiche di inclusività sociale e allo sport.
L’attività del settore mezzi storici si articolerà invece sulla collezione, sul recupero, restauro e conservazione dei mezzi più importanti e significativi e su attività come i “Porte Aperte”, che hanno preso il via nel 2023 con l’evento del 18 febbraio e si svolgeranno regolarmente una volta al mese con iniziative collaterali, e infine con la partecipazione a eventi ed esposizioni. La volontà è quella di fare della Collezione stessa non soltanto un polo di attrazione per appassionati e cultori, ma anche un’opportunità di dialogo e collaborazione tra aziende all’insegna dell’amore per la propria storia e tradizione.
Ambiente
Educazione
Cultura d’impresa
Territorio
Persone
Chi Può donare il 5x1000?
Come dono il 5x1000?
- INTERMEDIARIO ABILITATO (professionista, CAF, ...) : il quale ha facoltà di accettare o meno la scheda e può chiedere un compenso per il servizio.
- TELEMATICAMENTE : Direttamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia (se personalmente abilitati).
Cosa fare per destinare il 5×1000?
Ad esempio, se scegli di devolvere il tuo 5×1000 a Fondazione Marazzato, dovrai firmare il riquadro che riporta la dicitura “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale” e scrivere il codice fiscale 94044420027.
Cosa succede se firmo senza indicare il codice fiscale?
Cosa succede se non firmo nello spazio relativo al 5×1000?
DEDUCIBILITÀ FISCALE DELLE DONAZIONI
La donazione a favore della Fondazione Marazzato Ets è interamente deducibile, Fondazione Marazzato Ets rientra fra i 285 soggetti destinatari delle disposizioni recate all’articolo 1 comma 353 della legge 23 dicembre 2005 n 266 (e successivi decreti attuativi), in materia di deducibilità totale delle donazioni. È sufficiente aver effettuato la donazione con il sistema di pagamento consentito (bonifico bancario) e inserire l’importo nello spazio apposito sulla dichiarazione dei redditi.
PERSONE FISICHE (privati senza partita iva):
“L’erogazione liberale, fatta a favore della FONDAZIONE MARAZZATO ETS, è detraibile dall’imposta, ai sensi e per gli effetti delle vigenti norme fiscali di cui all’art. 83 c1 del D.Lgs 117\2017 (Codice Terzo Settore), per un importo pari al 30% degli oneri sostenuti nel limite massimo di euro 30.000,00 in ciascun periodo di imposta, qualora risultasse più conveniente per il soggetto è possibile optare per la deducibilità dal reddito imponibile nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato ferma restando la non cumulabilità delle agevolazioni.”
PERSONE GIURIDICHE (esercenti con partita iva, enti e società):
“L’erogazione liberale, fatta a favore della FONDAZIONE MARAZZATO ETS, è deducibile dal reddito imponibile, ai sensi e per gli effetti delle vigenti norme fiscali di cui all’art. 83 c2 del D.Lgs 117\2017 (Codice Terzo Settore), nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato.” La detrazione/deducibilità è consentita, per le erogazioni liberali in denaro, a condizione che il versamento sia eseguito tramite banche o uffici postali ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.